Tutto scontato …

Si è svolto il Campionato Regionale Lazio della Federazione Italiana Karate, con un successo di numero e di organizzazione al di la della scontata polemica di alcuni, prevenuti, imbeccati e fomentati da chi non si aspettava una tale partecipazione di atleti e di società.

Qualcuno su Eventskarate, che non trova il coraggio di firmarsi scrive che si è passati da gare “regionali” a 6 tatami agli attuali 2, vorrei ricordare a questo signore che non ci sono mai state gare regionali con 6 tatami e che chi scrive questo scrive chiaramente il falso, le gare a sei tatami sono i “grand prix” nazionali e qui nel Lazio sono state organizzate sempre dagli attuali componenti dello staff direttivo del CR Lazio, delle due l’una se eravamo capaci prima lo siamo pure ora oppure eravamo incapaci anche prima ...

La verità è una sola, la FIK ha cambiato pagina, per i motivi più disparati: uno su tutti, il più tragico, che tutti conoscete, poi per scelte che ognuno autonomamente ha deciso di fare, chi se ne è andato e chi è rimasto, come è nell’ordine naturale delle cose, ognuno sceglie ciò che vuole fare.... ah! no! Dimenticavo... c’è una terza categoria quella di chi vuole, prepotentemente, che altri facciano le scelte che loro impongono... e se non lo fai diventi il nemico, quello da additare al pubblico ludibrio... ebbene sì!Esiste la categoria di chi ha il piede in due staffe e pretende di dettare regole, quando invece le regole le ha sempre infrante, quelli a cui devi dire sempre e solo “sì!”, quelli che hanno paura se qualcuno ha idee proprie.

E in questo mondo di “yesman” molte volte si trovano bene ma vanno in crisi profonda quando qualcuno li guarda negli occhi e dice loro la verità.

Ieri il campionato si è svolto con il consueto standard per questa tipologia di gare, c’erano due turni di gara, 8,30-13,30 il primo, dalle 14,00 il secondo e a parte i maestri e i responsabili di società (e questo avviene in tutte le organizzazioni) non si riesce a capire chi è rimasto tutta la giornata al palazzetto … cioè è stata una sua scelta che non si può imputare a chicchessia a parte ciò che è “Tutto scontato”...

Gli arbitri erano tutti idonei a parte le polemiche fatte da chi non si aspettasse che noi riuscissimo a formare in tempo gli arbitri regionali; un solo intoppo posso ascrivere a questo Comitato: quello di pensare che comunque si giocasse secondo le regole, la settimana scorsa in quello stesso palazzetto c’è stata un’altra gara di altra organizzazione, non sta a me giudicare come, quanti, chi fossero i partecipanti o giudicare l’organizzazione, sarebbe scontato anche questo, ma abbiamo lasciato libero accesso ai magazzini dove era il nostro materiale e, purtroppo, probabilmente per un mero errore, una parte del nostro materiale è stata portata via e quindi sì, è vero: un tatami non era regolamentare per i kumite delle categorie “Azzurabili” e perciò, per garantire la regolarità di queste categorie abbiamo optato per le ultime due ore di gara (18,30-20,30) di usare il tatami regolamentare.

Ma la gara, tranne che per pochi “nostalgici”, è stata un successo: Premi per tutti i partecipanti, diploma con medaglia d’oro da 70 mm per i campioni regionali, trofei per le prime 5 società classificate, podio personalizzato e tutte le categorie premiate su di esso (e non a bordo tatami come spesso succedeva nel passato), abbiamo ospitato il Sindaco di Montecompatri, che ci ha concesso il patrocinio alla gara, fornendoci tutto il materiale utile a transennare il palazzetto per formare le aree gara e quelle di riscaldamento, nonché l’area riservata al personale medico presente tutto il giorno, il Sindaco Dott. De Carolis, cui il delegato M° Ficchì ha donato un targa ricordo, ci ha fatto i complimenti per l’organizzazione dicendo che gli eventi precedenti di qualsiasi altra disciplina sportiva non erano stati a questo livello.

Genitori e bambini col sorriso sulle labbra, insomma è stata una bella giornata di sport, chi lamenta il contrario è in assoluta malafede.

Ultima considerazione, questo Comitato, come già detto, ha subìto delle trasformazioni, e subìto defezioni importanti, la prima, ovviamente, di chi è stato responsabile per anni e che per molto tempo ha guidato questo comitato.

Io ho lavorato al suo fianco e so quanta passione ci ha messo, la stessa che ci mettiamo noi ora e se lui ha fatto un’altra scelta noi, pur non essendo d’accordo, l’accettiamo, lui faccia lo stesso.

In questo Comitato sono rimasti coloro che credono nella totalità del progetto FIK, di cui il Lazio è una delle tante estensioni, noi speriamo fortemente che chi crede in questo progetto sia pronto a collaborare per una riuscita sempre migliore di questa organizzazione compreso questo comitato, chi non dovesse crederci lo dovrebbe dire a chiare lettere, firmandosi con nome e cognome e fare scelte coerenti, non si “obbligano” le persone a stare in FIK, chi vi è lo fa per sua scelta.

 

Scritto, sottoscritto e firmato da

Fabio Tomei